presentazione di Ragucci Giorgio , Folgaria 1983
Il genere è chiaramente del tipo surrealista - metafisico con nette implicazioni, del resto inevitabili, di carattere psicologico - onirico che rientrano nella sfera subconscia , lasciando poco spazio discorsivo sul piano prettamente intellettuale. La formulazione delle idee fondamentali è comunque chiara e spesso volutamente accentuata tramite una emotività intenzionale che si trasmette allo spettatore sotto forma di un mondo costellato più da desideri che non da certezze.
Una sofferta maturità quotidiana distende sui quadri un velo di tristezza quasi uniforme, ma spesso prorompe in immagini di allucinanti, eterne desolazioni che suggeriscono una pacata, interiore meditazione sul divenire della nostra contemporaneità, traccia evidente di esperienze umane che hanno scavato nell'anima segni profondi non più cancellabili.
è riscontrabile un tema dell'immaginazione fantastica, frutto di un desiderio di evasione da una realtà talvolta opprimente che trova il suo epicentro nel vuoto dogma della ripetitività di una condizione operaia sempre più alienante e di un impegno sociale sempre meno gratificante.
è forse alla base di una delusione esistenziale, di una crisi di identità, l'atteggiamento di patetica attesa della ragazza che ci guarda nel " viaggio " ( Ag 153742 ) o il godimento di spazi mai descritti, di estasi rievocanti spiriti antichi come in " Rodi ",( AG 153744 ) mentre inconfondibile nella sua violenza ci aggredisce l'irriducibile, subdolo, spietato braccio armato che ci tiene soggiogati appena si apre la " porta del potere "( AG 153745 ) .
Anche in presenza della pittura di Antonella viene da pensare che quanto si esprime sulla tela è il condensato di spiritualità che rifugge la banalità ; è l'idea di esprimere il meglio di noi stessi, cercando di far scaturire quella magica forza capace di trasfigurare il particolare ed il contingente in valori assoluti di bellezza e di armonia .
Questa prova non è vana finché si dibattono i fremiti della coscienza, finché c'è un componimento o un risolversi di sentimenti, una conquista di mete, già segnate in noi fin dall'antico del nostro essere, ma riposte in timido silenzio come impossibili a venir raggiunte .
Ragucci Giorgio [proff. critico d'arte , scrittore ]
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